Pentiti quali Tommaso Russo, Giorgio Basile, Giovanni e Antonio Cimino ed anche Giampiero Converso riferiscono ai magistrati antimafia del ruolo e degli interessi che i fratelli Mario e Franco Straface avevano con la criminalità organizzata coriglianese. Però sono i collaboratori più recenti che evidenziano il perdurare del rapporto fra i fratelli Straface e la cosca coriglianese.
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