Nei giorni scorsi all’età di 55 anni improvvisamente è tornato alla casa del Padre, Mario Gabriele, impiegato presso il Comune di Corigliano Calabro. Tutti i suoi colleghi di lavoro con profondo dolore lo vogliono ricordare così:
«Caro Mario, Collega, Amico sincero e cordiale, ci lasci un bellissimo ricordo da portare sempre nel nostro cuore.
A noi che restiamo rimane il compito di tener vivo nella fede e nella speranza il caro ricordo di Mario Gabriele.
Mario, anche nei momenti più difficili nel mentre combattevi con il tuo male, non hai mai mostrato cedimenti, mai una parola di autocommiserazione, mai rabbia o delusione.
Anzi nei momenti più critici avevi una tale forza d’animo che riuscivi a fare progetti e programmi, perchè eri così: propositivo sempre.
E così lo vogliamo ricordare.
Un amico sempre presente, anche quando le situazioni erano decisamente difficili, lui era lì con parole di conforto che sdrammatizzavano tutto, forse perché, da sempre, sapeva che i drammi erano ben altri.
Il Comune, il lavoro: c’era sempre, su di Lui si poteva contare.
Ci siamo spesso chiesti da dove venissero la sua forza e la fiducia nel futuro.
Oggi, che non c’è più, capiamo la sua forza d’animo. Non più di un mese fa, nonostante fosse molto provato dalle condizioni fisiche, Mario era sul posto di lavoro, a chi gli chiedeva perché non fosse rimasto a casa lui ha trovato la forza per pronunciare questa frase: “Per chi ha il dono della fede, la sofferenza su questa terra é un modo che ci dà nostro Signore per avvicinarci a Lui. Io credo fortemente in Dio, pur non essendo cattolico praticante assiduamente e da sempre sono stato convinto che niente di quello che succede in terra è fine a se stesso. Con questo spirito mi sono sforzato di accettare quel po’ di male e di disagio che la mia malattia mi sta facendo subire”.
Ha vissuto così con leggerezza, col sorriso, anche se ha dovuto affrontare mille avversità; ma possedeva doti umane che arricchivano chi gli stava vicino forse proprio perchè aveva tanto sofferto.
Ai figli amatissimi Alberto, Salvatore e Francesco, lascia una grande eredità fatta di forza d’animo, coraggio, dignità.
Sappiamo che questi giovani, nonostante l’affetto di tutti dovranno affrontare una strada in salita, ma il loro grande papà gli ha insegnato in questi anni che ha potuto amarli a non avere paura delle avversità.
Così come oggi il nostro pensiero va alla moglie Franca, donna che ha affrontato con dignità e amore le prove di dolore cui il destino aveva destinato il caro marito.
La morte non ci porta via completamente la persona amata, rimane sempre il suo ricordo che ci incita a continuare. Coraggio!!!
Un abbraccio e grazie Mario.»