A promuoverla l’insegnante Isabella Freccia
Sugna vinùta ccù tant’amùri
a parrèri ccù bbùa ppì ancun ùra
vei cuntèti tanti fatti e ttanti risèti
vi suti fatti!
Vei rigaleti nu pochi i alligria
e bbeij fatti puri nù pochi i cumpagnia
grazij puri arù Dottori Chijaradia.
I facci vostri hei visti cuntenti
e gghij u mmèi stanchèti proprij i nenti
e quanni ara chesa a sira mi ricugghìja
u cori mij ghèsciri i ‘ntrù pietti vuliva!
Mati abbrazzeti e mmati vasèti
e tanti amuri mati rigaleti
e ddi parrèri quanni finiva
vuvi riciviti grazji a mmija.
Ma a sira quanni ghija mi curchèva
a Ddij ppì bbùva sempri prighèva
ppì ttanta salùta vi purtèri!
Ppì bbì fèri campèri cient’anni ancora,
i vi feri steri filìci u cori e ttanta
salùta all’educatori e all’operatori.
Si è conclusa oggi pomeriggio con la recita di questa filastrocca intitolata “Grazij a bbuva” da parte della sua autrice, Isabella Freccia, presso la Casa Protetta per anziani “San Pio e Madonna dell’Immacolata”, situata in contrada Cozzo Giardino a Corigliano Scalo, “Letteratura Coriglianese”, iniziativa meritoria che sposa la cultura alla solidarietà. Un pomeriggio di festa nel quale gli anziani hanno ringraziato per i momenti trascorsi in compagnia l’ideatrice della medesima iniziativa, Isabella Freccia, stimata insegnante ed apprezzata autrice di testi in vernacolo coriglianese che hanno registrato un notevole gradimento nella popolazione.
L’iniziativa, assolutamente gratuita e volontaria, ha visto leggere e commentare insieme i racconti (venti in tutto, corredati da foto d’epoca) contenuti nell’ultimo libro di Isabella Freccia, “U’ mindicanti i amuri”, un vero e proprio confronto tra la scrittrice e gli anziani. La proposta di Isabella Freccia è stata immediatamente recepita e favorevolmente accolta anzitutto dal dottor Giuseppe Chiaradia, ideatore e fondatore della struttura, nonché dagli operatori della stessa, in primis il dottor Salvatore Abbossida, e soprattutto dalle persone che vivono in questo luogo a loro riservato. Gli anziani, che dell’iniziativa ne sono i diretti fruitori, hanno avuto modo di trascorrere alcune ore in compagnia all’insegna dei ricordi, delle emozioni, delle gioie e dei dolori della propria e dell’altrui vita.
Si è trattato, pertanto, di un’iniziativa che rende onore ad Isabella Freccia e che nasce dalla sua spiccata attenzione per i “deboli” della società. Leggere le sue pagine di storia, tradizioni, vernacolo, usi e costumi locali è stato motivo di arricchimento personale per le emozioni vissute dai partecipanti. “Letteratura Coriglianese” merita dunque di essere ripetuta prossimamente per la bontà del suo valore culturale e per il profondo significato sociale che ne sta alla base.
8 Febbraio 2013