La Città di Corigliano sta attraversando il periodo più oscuro e difficile della sua storia. Degrado ambientale, disagio sociale, cedimento del tessuto economico, mancanza di decoro, disordine amministrativo, mancanza di riferimenti istituzionali, degrado culturale (perfino) sono i tratti distintivi di questa sciagurata contingenza che da qualche anno si è abbattuta come uno tsunami sulla nostra Città.
La responsabilità di questa situazione è da far ricadere esclusivamente sul centrodestra cittadino che ha determinato una paralizzante incertezza amministrativa, coi ricorsi e controricorsi che hanno causato lo scioglimento dell’amministrazione De Rosis, e, successivamente, lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, nel corso della scellerata amministrazione Straface.
Il commissariamento, in ogni caso, al di là dell’onta, aveva suscitato una speranza di “risanamento” e di ritorno alla “normalità” che, oggi, possiamo a ragione dire sia andata completamente delusa.
Abbiamo sempre pensato e sostenuto che il malaffare si combatte in primo luogo con la trasparenza: dicendo chiaramente ciò che si è fatto, ciò che si sta facendo e ciò che si farà.
Rendendo pubblici e facilmente accessibili tutti gli atti amministrativi, limitando la discrezionalità con la certezza delle procedure, evitando la complessità in favore della snellezza.
E, soprattutto, facendo sentire le Istituzioni vicini ai cittadini, ricercandone il confronto e il coinvolgimento e richiedendone la collaborazione.
Di tutto ciò, in questo periodo commissariale non abbiamo visto traccia.
Anzi: abbiamo constatato e subìto la supponenza e la sufficienza di funzionari che avrebbero dovuto mostrare il volto “genitoriale” dello Stato, che accorre in soccorso del figlio in difficoltà guidandolo sulla strada giusta con fermezza, ma sempre protettivo e premuroso, e ne hanno invece esibito il volto inutilmente distante che ha, forse, del tutto reciso l’esile filo che ancora legava i cittadini all’Ente Comune.
Ai tre commissari, che, come cittadini di Corigliano abbiamo lautamente pagato, rinnoviamo la richiesta di renderci conto del loro operato!
Ci spieghino quali provvedimenti hanno assunto per ovviare all’asserita evidenza di infiltrazioni e quali sono i risultati conseguiti.
Ci dicano quali provvedimenti hanno assunto per debellare l’illegalità e in che misura sono stati efficaci.
Ci facciano sapere se i cittadini sono stati facilitati nei rapporti con l’Ente e con quali strumenti si è perseguito questo risultato.
Ci spieghino come mai l’impressione che hanno i coriglianesi è che, in loro presenza, l’abusivismo, l’evasione tributaria, il disordine urbano è continuato quanto e, forse, più che in passato.
Ci dicano, in sintesi, al di là delle vane passerelle mediatiche, se consegneranno al prossimo sindaco di Corigliano una città migliorata e in che cosa è migliorata.
Sappiano, però, che la percezione che abbiamo e che hanno i cittadini coriglianesi è che in questi anni la Città sia rimasta del tutto incustodita.
Sappiano che l’unico gesto utile che possono fare per questa Città è di permettere che i cittadini eleggano prima possibile le rappresentanze democratiche, perché essi hanno confermato una convinzione dei coriglianesi, ossia: che il peggior sindaco (tranne l’ultimo) è sempre meglio del miglior commissario governativo!
Corigliano Calabro 07-02-2013
Area Democratica