“A Corigliano avere una città pulita sarebbe già una vera sfida”. Questa frase, banale ma a effetto, non è uno slogan elettorale, bensì la mirabile sintesi con cui i nostri concittadini commentano l’emergenza rifiuti che sta vivendo la città in queste ore, e che esterna anche il tentativo di capire per quale dannato motivo debbano ancora pagare fior di quattrini, levati alle loro famiglie, per servizi inefficienti.
Uno schifo immane, che non si era mai visto da queste parti per così lungo tempo, e che introduce l’ennesimo pasticcio combinato da un Comune distratto e sull’orlo di una crisi di nervi. L’ennesimo esempio di come i buoni propositi si scontrino con l’inadeguatezza e la superficialità di amministratori spesso inconcludenti. Questi i fatti. Com’è noto, dopo anni di tira e molla e ritardi, e di sottovalutazione del problema, in questi giorni è andata in tilt la discarica di Bucita, stracolma, per cui occorreva trovare, in tutta fretta, una soluzione per smaltire i nostri rifiuti.
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