Andando un po’ in giro per la città, mi accorgo che la gente vedendo ancora circolare o parlare, senza costrutto, tanti tromboni della vecchia politica, quelli che sono ormai diventati il problema e non la soluzione dei nostri mali, si convinca ancor di più che in questa città tutto sia immutabile e nulla possa cambiare.
La rassegnazione, però, non è per quanti hanno ancora il dovere, se non l’obbligo, di dire qualcosa di conveniente per convincere i più che quel modo vecchio di concepire la politica, e ovviamente la spesa pubblica, non è scontato, immutabile, ma solo vergognoso e pericoloso. Non è solo spreco di denaro pubblico e di intelligenze, è un rogo di ricchezza e di speranze private.
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