In qualsiasi settore si vada a ficcare il naso, oggi in città, si trovano segnali preoccupanti sulla nostra economia reale. I commercianti dicono che i consumi sono crollati. E stesse analisi fanno agricoltori, liberi professionisti e piccoli e medi imprenditori, i quali confermano che redditi, potere d’acquisto e occupazione sono tornati indietro di molti anni, ma con la differenza di non avere più la liretta, gli introiti, le leggi, il fisco e i mercati di una volta. Insomma, si tratta di una disfatta.
Ma ciò nonostante, i nostri politici quasi ignorano la realtà, continuando a parlare, in vista della campagna elettorale, di cose banali che con l’economia reale non c’entrano un cazzo, perché, dicono, il Comune poco può fare per creare ricchezza e occupazione.
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