Mi vedo costretto, nuovamente, quale difensore della sig.ra Lucia Montalto, ad intervenire sulla questione e sulla vicenda della Scuola dell’Infanzia di Fabrizio, perché ritengo che il risalto mediatico che la stessa sta avendo e al quale stiamo assistendo non serva a dirimere la connessa problematica dello stato di immobilismo che la struttura confiscata sta subendo.
Addirittura il problema lunedì avrà risalto nazionale atteso che, per come preannunziato da un comunicato stampa edito sul blog di Corigliano, la trasmissione Uno Mattina dedicherà un apposito servizio televisivo.
E ancora, per come riferitomi dalla sig.ra Montalto, si sibila che, causa della diserzione scolastica sarebbe rinvenibile o nel “rispetto” verso la sua famiglia o, addirittura, perché sia lei che il proprio marito Vulcano Antonio avrebbero messo in atto condotte finalizzate ad impedire l’utilizzo della struttura.
Mi duole evidenziare che la vicenda de qua ha provocato e sta provocando notevoli danni non solo all’immagine della famiglia di Antonio Vulcano che, sebbene conscia delle vicende giudiziarie di un suo congiunto, vive nella onestà più assoluta, ma la sta sottoponendo a prove fisiche e psichiche non indifferenti. Infatti, il continuo accedere di troupes televisive, di impiegati comunali, di Forze dell’Ordine, della Commissione Straordinaria; il dover dar conto di ciò che “si dice in giro”, sta sottoponendo la famiglia e, in particolar modo la mi assistita, ad un pressing psicologico non indifferente.
Se a ciò si aggiungono le false dicerie mirate ad addebitare agli atteggiamenti della famiglia la causa della “diserzione” dalla Scuola, la situazione si fa più grave.
Ribadisco, a nome della mia cliente e ancora una volta, che giammai né la stessa né il suo marito, hanno impedito che nell’immobile confiscato fosse ubicata la scuola materna, né hanno mai messo in atto condotte contrarie alla Legge. Risulta, invece, che la sig.ra Montalto ha, da subito, intessuto con le maestre rapporti di “buon vicinato”, di cordialità e di rispetto estrinsecatisi, finanche, nell’offrire del caffè, in maniera spontanea e sincera.
Così come ribadisco, per l’ennessima volta, che le iniziali lagnanze della sig.ra Montalto sono state mirate a far evidenziare che il provvedimento di sequestro e confisca ha riguardato solo ed esclusivamente l’immobile e giammai il terreno e l’area che, da subito, sono stati integralmente restituiti alla legittima proprietaria cioè la sig.ra Montalto Lucia.
Tutto ciò si è risolto in un cordiale incontro, cui ha partecipato anche il sottoscritto, con il Segretario Generale del Comune e il Supervisore dell’Area Tecnica dello stesso. In quell’incontro i Responsabili hanno assunto l’impegno di relazionare ai Commissari e di intraprendere un percorso mirato a transigere la legittima contesa. Ma ancora sia la sig.ra Montalto che il sottoscritto sono in attesa di essere convocati in Comune.
E sì! Perché l’area circostante l’immobile appartiene alla sig.ra Montalto e, quale legittima proprietaria, ha diritto di vedersi riconosciuti e tutelati i propri diritti.
Ritenere l’atto di confisca e la conseguente destinazione del bene ad uso pubblico è un grande atto di legalità che i cittadini devono apprezzare, così come ha dichiarato il Commissario Straordinario, ma è anche un atto di legalità rispettare i diritti altrui e, nella specie, quelli della sig.ra Montalto Lucia che attende, ancora, di vedere chiarita la sua posizione quale proprietaria del terreno e dell’area e riconosciuti i suoi diritti.
Ritengo, d’altro canto, che il risalto mediatico, ancora in corso, non giovi all’immagine della nostra sventurata città che sembra maledire l’anno 2009, aurora portatrice e preludio di sciagure così immani.
In poche parole! Da qui a ritenere e a far ritenere che l’asilo non venga praticato e frequentato e che i bambini non vengono mandati a scuola per non “disturbare” sa di strumentale, fantasioso e offensivo.
Se poi tutto ciò si è verificato realmente, sollecito quanti lo sostengono e ne sono a conoscenza, a denunciare formalmente e sostanzialmente i fatti all’Autorità Giudiziaria.
Così come farà, da qui a breve, la sig.ra Lucia Montalto nello sporgere, cioè, formale denuncia-querela, per vedere tutelata la sua immagine, il suo decoro e, soprattutto, la sua salute.
E, con tutto il dovuto rispetto per il “caso”, non credo che sia sfuggito alle troupes televisive di “Uno Mattina” e della Televisione di Stato Francese, lo stato di degrado igienico-sanitario in cui versa Corigliano, sommersa da tonnellate di rifiuti mentre i cittadini sono costretti a pagare tasse e tributi senza ottenere il servizio. Cosa e come si sta rispondendo alla richiesta di “Legalità” di un intero territorio? Con iniziative che servono solo a fare propaganda a “qualcuno” e, nel contempo, a denigrare l’immagine e la dignità di un popolo?
Mi auguro che si ponga fine a questo gravoso stillicidio e, che appurata la realtà dei fatti, ci si adoperi, tutti, nell’affermare la Legalità e… soprattutto la Verità.
Avv. Francesco Paolo Oranges