14 Ragazzi sono stati denunciati perchè, il 15 settembre scorso, avrebbero provocato una interruzione di pubblico servizio. I fatti traggono origine da una manifestazione pacifica di alcuni Studenti, che per protestare contro l’avvenuta soppressione di importanti corse ferroviarie, impedirono la puntuale ripartenza di un convoglio locale.
Il rispetto delle regole è per noi imprescindibile, così come la più ampia fiducia negli Organi Inquirenti e nelle Forze dell’Ordine, ai quali riconosciamo un grande equilibrio e capacità di discernimento. Ma ci preme puntualizzare che, se interruzione di pubblico servizio c’è stata, questa è cominciata con la decisione di sopprimere alcune tratte ferroviarie fondamentali per la mobilità di tutto il versante occidentale calabrese; nei mesi scorsi, infatti, sono state soppresse le tratte Crotone-Roma, Crotone-Milano, Sibari-Taranto e, ancor prima, Crotone-Torino.
Questo territorio rischia di essere sempre più terra di sudditanza, sempre meno terra di cittadinanza. I diritti stanno subendo pesanti tagli: chiusura del Tribunale, sanità al collasso, mobilità di uomini e merci impedita, ridimensionamenti delle Poste, dell’Inps, degli Uffici dello Stato; in un concetto, riduzione dei diritti di cittadinanza. In questo contesto, appare finanche ingiusto che gli unici, veri responsabili di “interruzione di pubblico servizio”, perseguibili per legge, siano 14 Ragazzi che invece, con una forma clamorosa di protesta, hanno voluto far notare altro. Hanno voluto far notare che si, è vero che c’è una interruzione di pubblico servizio, ma di questo sono responsabili coloro che hanno decretato il taglio delle tratte ferroviarie. I veri responsabili sono coloro che stanno impedendo la mobilità ai Calabresi, costringendoli a salti mortali per potersi recare a Milano, o a Roma, o a Taranto. E queste scellerate decisioni, a danno dei Calabresi, sono ancora più gravi, perchè reiterate nel tempo. I 14 Ragazzi avranno pur ritardato una corsa locale, ma per una sola volta e per pochissimo tempo. Altri stanno ritardando il diritto dei Calabresi a viaggiare, a spostarsi, a trasportare le merci. Chi è più colpevole?
Vincenzo Casciaro