A titolo personale,e senza coinvolgimento della mia apparteneza politica,avverto il dovere civile e morale di esprimere la mia vicinanza al Sig Luigi Lombisani.
A scanso di equivoci sottolineo immediatamente che da sempre ho preso posizione(ultima in ordine di tempo le cause a monte del disastro di sibari) contro qualsiasi tipo di speculazione e devastazione attuata sul territorio,e che pur nella mia consapevole ignoranza in materia legale sono a conoscenza perfettamente che le responsabilità sono singole e mai collettive.
Ma i termini del ragionamento qui risultano essere piu’ complessi,e degni di interrogativi e suggestioni.
Recandomi ieri in maniera “anonima” presso l’abitazione del Sig Lombisani,ho attraversato il paradigma dello sfaccettato degrado in cui versa la nostra città
Cumuli di spazzatura giacente sui cigli di vicoli improvvisati(le strade urbane dovrebbero avere almeno alcune caratteristiche”Strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiatada wikipedia)”,ovvero sorte presumibilmente dopo la costruzione delle case in completa anarchia progettuale,a due passi dal porto ,quasi contrapasso illusorio di un terminale di partenze verso mondi inesplorati.o possibile facile farsi delle domande…perchè una sola casa rispetto a migliaia?E come è stato possibile costruire,allacciare fognature(ci sono?),acqua(c’è?) energia elettrica e magari pagare persino le bollette RSU l’IMU???Allora viene spontaneo chiedersi se per caso le responsabilità non siano ben piu’ estese ed articolate.E se magari la costruzione del consenso non sia passata proprio attraverso la “garanzia”che le leggi esistano per essere raggirate,salvo poi veicolare le pulsioni giustizialiste in maniera catartica attraverso il “colpiscine uno per educarne cento”.Ed allora questo silenzio assordante della politica potrebbe avere un senso se letto in questa maniera,perchè le responsabilità se in ambito giudiziario risultano eseere singole non lo sono,non possono esserlo n ambito politico.E casi come questo,(al pari delle celeberrime giornate agricole)parlano di altre migliaia di casi che dovranno risolversi.Si ponga allora con coraggio la necessità di sanatoria di questo immobile collocandolo in un contesto piu’ ampio di risoluzione definitiva del problema nella nostra città.La messa in sicurezza del territorio e la problematica dell’abusivismo dovrà essere affrontata con il rigore morale ancor prima di quello legale,e questo al pari delle questioni dell’evasione e della elusione dei tributi altrettanto ampio e diffuso nella nostra città costituisce la madre dei problemi che i nuovi amministratori dovranno affrontare in maniera sobria e determinata.Oggi una sola demolizione ,sia pure giusta sotto il profilo legale,ne conviene persino il Sig Lombisani,verrebbe vista come un’ingiustizia dal punto di vista del buon senso.Aiutiamolo a risanare un errore affinchè domani le istituzioni possano avere il credito necessario per esigere da tutti il rispetto della legalità
Angelo Broccolo