A molti, a tanti, trasversalmente a destra e sinistra, a “fini “ intellettuali grandi fruitori del blog e che non disdegnano, qualche volta, anche di querelarlo… insomma il numero è alto e variegato. A questa schiera di “simpatizzanti” forse dobbiamo aggiungere anche l’attuale segretario del PD il dott. Gioiello, il quale ci ha prima inviato un articolo salvo poi, poco tempo dopo la sua pubblicazione, chiederne la cancellazione in quanto a suo dire “era un articolo riservato alla stampa e inviato per errore al blog”.
Dobbiamo dedurne che per il dott. Gioiello esiste un’informazione di serie A e serie B. Noi non vogliamo commentare l’accaduto… non lo facciamo mai, per quello ci siete voi amici del blog, ma vogliamo sottoporre alla vostra attenzione e a quella del dott. Gioiello un passo illuminante di un articolo di Massimo Mazzucco.
Internet è la terza grande rivoluzione nella storia della comunicazione.
“La prima fu quella di Gutemberg, che con la stampa toglieva il privilegio della conoscenza ai pochissimi possessori di libri copiati a mano, e la metteva a disposizione di una elite, sempre ristretta, ma centinaia di volte più ampia della precedente. Da un punto di vista algebrico, introduceva il principio della replicabilità della fonte, con ciascuna unità fruibile da un singolo utente alla volta. STAMPA: Una fonte, una destinazione (1×1 = 1).
La seconda rivoluzione fu quella della radio-televisione, che introduceva suoni ed immagini, superava grazie all’etere i limiti fisici della propagazione manuale, e introduceva soprattutto il concetto della contemporaneità (la “diretta”). Da un punto di vista algebrico si superava così la fruizione unitaria, con ogni singola fonte in grado di raggiungere infiniti utenti nello stesso momento. RADIO-TV: Una fonte, infinite destinazioni (1×1000 = 1000).
La terza rivoluzione, Internet appunto, non apporta alcun cambiamento radicale da un punto di vista tecnologico (testo, suono e immagine rimangono bene o male alla base del linguaggio), ma introduce il concetto – profondamente rivoluzionante – di reciprocità. Ora fonte e utente sono sullo stesso livello, e possono interagire. Da un punto di vista algebrico, ciò rende le infinite utenze altrettante fonti potenziali. INTERNET: Infinite fonti, infinite destinazioni (1000×1000 = 1.000.000). Le 3 rivoluzioni: un fattore comune, una profonda differenza.
Nell’ambito dell’assioma “informazione = potere”, ciascuna delle tre rivoluzioni, allargando la base “informata”, ha ridotto di altrettanto la “disinvoltura” con cui l’elite poteva permettersi di abusare a piacimento del potere. Se nel basso medioevo il principe poteva mettere a morte il servo senza doverne rispondere a nessuno, durante l’illuminismo questo già comportava per lui una qualche complicazione in più. Ed ai giorni nostri, per l’equivalente di quell’omicidio, bisogna o rifugiarsi nella pena di morte (con la complicità del giudice, caso frequente negli USA), oppure contare sull’impunità che comunque ti offre il sistema democratico, se ne sei un esponente di vertice.
Ma Internet ha un’altra caratteristica, la cui portata storica è forse ancora maggiore delle precedenti: rispetto ai due passaggi precedenti, Internet rappresenta anche il primo momento in assoluto nella storia in cui l’informazione sfugge ad un qualunque controllo dell’elite al potere.
E’ ciò non è affatto marginale, visto appunto l’assioma di partenza.”